Idee e sinergie

Dal 10 al 12 maggio tra il Porto Antico e La Darsena di Genova, avrà luogo la prima edizione del Festival del Mare. Ideata e organizzata dall’Università di Genova con una finalità precisa, quella di rafforzare il legame tra la città (e la sua Università) e il mare.

Oltre 20 discipline (economia, fisica, biologia, ingegneria, arte…), più di 50 eventi, 300 persone coinvolte tra docenti e studenti, il Festival del Mare è un’iniziativa unica nel panorama nazionale, capace di aggregare nello stesso luogo tutti i temi legati al mare, alla formazione, alle professioni e alla ricerca.

Questo può accadere quando gli stakeholder collaborano, quando c’è un comune interesse allo sviluppo della conoscenza e al coinvolgimento dei cittadini.  Vi invito a scaricare il programma   link a programma festival del mare e ad osservare quali potenzialità di visibilità per la città, di promozione per gli sponsor e i collaboratori, di cultura del mare per gli studenti, di sviluppo e ricerca per gli istituti di formazione, di approfondimento di ogni tipo di tematica per elevare la coscienza del mare nei cittadini e nei visitatori… credo si potrebbe continuare a lungo sui tanti e pregnanti vantaggi per la città di una sinergia tra tutti i ravennati, non solo gli stakeholder marittimi/portuali.

Ravenna ha le stesse potenzialità ma diversificate e, per tanti aspetti, non si sovrapporrebbe a Genova;  le due realtà si rivelerebbero complementari senza entrare in competizione.

L’Università e il Museo del Mare di Genova hanno messo in pratica quella sinergia  ipotizzata e fortemente propugnata per la realizzazione del Museo del Mare lungo il nostro Candiano, è un ulteriore segnale che siamo sulla rotta giusta!

Rosso al rosso… filastrocche marinare

E’ in aumento il numero di incidenti in mare causati dal naviglio da diporto, dicono le  statistiche, e anche con le navi maggiori la situazione non è rosea. L’educazione sul mare, come quella stradale, è indispensabile, e conoscere le regole della navigazione come informarsi delle ordinanze della Capitaneria di Porto/Guardia Costiera o delle condizioni meteomarine è fondamentale. Poi ci sono i piccoli aiuti mentali, quelle soluzioni che i nonni saggi ci insegnavano con le filastrocche… e chiunque va per mare ricorda questa filastrocca per prevenire una collisione:

Dai rosso al rosso e verde al verde
e avanti pure la nave non si perde
se alla tua dritta, al verde il rosso appare,
mano al timone e a dritta tieni il mare
se alla sinistra il verde tu rilevi,
dritta è la via, manovrar non devi
non incrociar la rotta ad un veliero,
se dubbio v’è d’abbordo, anche leggero
se c’è neve, foschia o nebbia folta,
sii cauto e lento ed i segnali ascolta
se a pruavia alcun segnale avverti,
ferma, poi avanza adagio stando allerta
tu dagli eventi prenderai consiglio,
lesto e sicuro in subito periglio
e non dimenticar che all’uomo dice Dio
aiutati tu che poi ti aiuto anch’io.

Sembra che questo promemoria sia stato scritto dall’inglese Thomas Gray nell’ottobre dei 1867 ed è basata, ovviamente, sulla posizione a bordo dei fanali di navigazione ‑ verde, lato dritto; rosso, lato sinistro.

La prima volta del MARè

Per la prima volta lo studio per il museo del mare a Ravenna si presenta al pubblico ravennate. E’ ancora un pubblico di settore, che conosce l’ambiente e l’argomento, e proprio per questo più qualificato per interagire e migliorare ulteriormente il progetto.

In una calda serata al ristorante “La Campaza”, in una sala completamente dedicata all’evento (dove i presenti presto supereranno i 100 posti a sedere disponibili), il Propeller club di Ravenna (assieme alla Camera di commercio) ha ospitato questa presentazione.

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Con un ritardo oltre i soliti canoni per questi eventi, nell’attesa di alcune personalità, il presidente del Propeller, avv. Bassi, aveva appena iniziato a presentare il progetto quando è entrato in sala il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna. Anche se la notizia era già circolata, il dott. Daniele Rossi ha ufficializzato il nuovo rinvio del CIPE per dare il via al progetto della ristrutturazione dle porto di Ravenna. Una notizia triste ma non è ancora un no al progetto.

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Inzia dunque con il cuore un po mesto la presentazione dello studio e, nell’ora a disposizione, vengono ilustrate tutte le opportunità, le possibilità, le idee e le innovazioni che una risorsa come il Museo delle Attività Emiliano Romagnole per le Scienze del Mare porterebbe alla città di Ravenna.

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Al termine moltissime persone si sono avvicinate, nonostante il “prolungato digiuno”, per approfondire alcune tematiche, proporne di nuove o anche solamente complimentarsi per lo studio. Credo che le parole del rag. Cavalcoli (padre del moderno porto ravennate) possano, meglio di qualsiasi altra, chiudere la presentazione, con la speranza che il “travaglio” abbi afinalmente termine.

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Infiniti ringraziamenti al Propeller club di Ravenna e al suo presidente, avv. Bassi, per aver voluto e per continuare a sostenere questa iniziativa!

La prima volta del MARè

Lo studio è già stato presentato a molti stakeholder e a persone che, in qualche modo, potrebbero dare il loro contributo. In attesa di conoscere l’esito del progetto dell’AdSP per la “ristrutturazione” del porto, che arriverà a giorni è, forse, il momento di presentarlo ai cittadini ravennati.

Grazie al Propeller Club Ravenna e al suo presidente, avv. Simone Bassi, La presentazione avrà luogo alle 19.30 del 22 Febbraio presso il ristorante “LaCampaza”, via Romea Sud 395, loc. Fosso Ghiaia -Ravenna.

Nel tempo di circa 45 minuti saranno esposte le idee, le soluzioni e le neccessità di collaborazione di tutti i ravennati, non solo i principali attori della città, affinchè possa emergere questo punto di contatto col mare e con le sue risorse.

Una interessante anteprima era presente sul Resto del Carlino, edizione di Ravenna, di oggi 7 febbraio.

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MAREBONUS, UNA OPPORTUNITA DI CRESCITA

Presso la Cna di Ravenna ha avuto luogo oggi, per iniziativa di CNA, AdSP e Università di Bologna, un interessante incontro dedicato a Marebonus e Ferrobonus, Legge di fine anno dedicata a misure di circa 400 milioni di euro di incentivi per deviare il traffico su gomma verso le rotaie o verso il mare.

I vantaggi di questa intermodalità non sono solo ambientali (inquinamento atmosferico ed acustico) ma anche ridurre il costo sociale come, ad esempio, per incidenti risparmiati.

Importanti le presenze, a cominciare dai padroni di casa (presidente della CNA Ravenna) Pierpaolo Burioli, il sindaco Michele de Pascale, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale Daniele Rossi e il presidente di Propeller Club – Port of Ravenna Simone Bassi.

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Da loro alcune importanti notizie: come gli accordi con RFI per le due stazioni merci ai lati del Candiano, che permetteranno di anemizzare quella attuale in prossimità del anumento a Teoderico, o la burocrazia alle fasi finali per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione del porto-canale.

“E’ stato un momento importante di approfondimento di due incentivi che possono essere un’opportunità sia per le imprese beneficiarie che per l’intero porto di Ravenna” ha affermato il presidente Burioli, evidenziado l’importanza delle sinergie tra autotrasportatori e sistema marittimo portuale che, in questi anni, hanno collaborato dimostrando ancora una volta grande professionalità e maturità non comuni in Italia.

Un dato significativo è arrivato dal presidente di AdSP Rossi: le merci in arrivo e partenza dal porto attraverso la modalità ferroviaria oggi conta oltre 7000 treni/anno, dato già estremamente significativo nel panorama della portualità nazionale (Trieste, primo in Italia, ne conta 10.000), ma con questi incentivi e con gli investimenti programmati si prevede un forte aumento nei prossimi anni.

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Coordinati da Stefano Zunarelli, professore ordinario di Diritto della Navigazione dell’Università di Bologna, sono stati chiari ed esaustivi (e molto interessanti per chi volesse cogliere l’occasione) gli interventi della prof.ssa  Greta Tellarini (professore associato di Diritto della Navigazione dell’Università di Bologna), del direttore generale per il Trasporto Stradale e Intermodalità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Antonio Parente, del  direttore generale di Confitarma Luca Sisto, che ha plaudito alle capacità di difesa del traffico sia in Mediterraneo che nel Corno d’Africa da parte della Marina Militare, e dell’on. Alberto Pagani, deputato e membro della Commissione Trasporti, che ha ben tratteggiato le problematiche geopolitiche dei trasorti via mare.

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Un momento importante per una città col Porto, quale è Ravenna, affinchè diventi finalmente una città portuale orgogliosa di questa sua risorsa.

 

HUB portuale Ravenna

L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale (fino a pochi anni fa Autorità Portuale di Ravenna) ha presentato, il 15 settembre scorso, il progetto di modernizzazione del porto di Ravenna, giustamente definito “Hub”.

Tra le opere previste dal progetto:

  • l’approfondimento dei fondali a -13,50 metri del canale marino e dell’avamporto e quello del Canale Candiano a -12,50 metri fino alla Darsena San Vitale (previsto dragaggio di oltre 4 milioni e 700mila mc di materiale),
  •  una nuova banchina sul lato destro del Canale Candiano per oltre mille metri di terminal container,
  • l’adeguamento della linea ferroviaria,
  • l’adeguamento dei 2,5 km di banchine esistenti alla normativa antisismica e ai nuovi fondali,
  • l’approfondimento dei fondali di altre banchine già adeguate per uno sviluppo lineare di oltre 4 km,
  • l’inserimento di nuove piattaforme logistiche urbanizzate e attrezzate in area portuale per circa 200 ettari.

Per la realizzazione serviranno 235 milioni di euro e circa 4 anni (2 per i fondali),  e và sottolineato come sia prevista una seconda fase per portare i fondali a 14,5 metri, consentendo l’ingresso di navi sempre maggiori.

Intervento di assoluto rilievo che, per dirla con le parole del Presidente della Regione Bonaccini e del Sindaco dePascale, è un obiettivo strategico per l’Emilia Romagna  e sarà un’importante occasione di ulteriore sviluppo e occupazione per la città di Ravenna e non solo. E’ stata sicuramente una giornata cruciale per la storia del porto e ne va dato merito a tutto il sistema, a cominciare dal Presidente dell’Autorità Portuale.

Due commenti, il primo sicuramente interessato: uno sviluppo cosi importante e pieno di innovazione, non potrebbe trovare il suo spazio all’interno del MARè per farsi conoscere, promuovere le proprie idee e coinvolgere i cittadini?

E ancora: in un futuro che reclama la sostenibilità ambientale non potrebbe essere il momento di considerare il trasporto fluviale collegando Ravenna al Po, come già ipotizzato fin dall’inizio del secolo scorso?