Indipendenza energetica e gattini

Cogliamo un interessante articolo di Ravennanotizie sulla lezione di geopolitica di Gianni Bessi, consigliere del PD (mala corrente politica, in questo caso, è ininfluente), tenuta il 27 ottobre (un caso?) scorso all’argomento  “l’accaparramento delle fonti energetiche mondiali”. Nella stessa data un film su una rete televisiva ricordava il contributo di Enrico Mattei all’Italia moderna nel 55°anniversario della sua scomparsa.

Proprio nel film ne iniziamo a scorgere la grandezza in un primo atto di sfida al presidente del consiglio De Gasperi, al quale chiude il rubinetto mentre sta lavandosi le mani. “Ma che fa?” chiede DeGasperi “Le mostro cosa significa dipendere dagli altri per l’energia” è la replica: con quanta semplicità  la chiara e lucida visione economica e politica di Enrico Mattei  ha permesso di immaginare cosa sarebbe capitato – anche da un punto di vista energetico – all’Italia e all’Europa!

Lui e la sua Agip, e poi con l’ENI, che diceva di essere un gattino in mezzo ai cani feroci che rappresentavano le dinamiche geopolitiche. Dinamiche che hanno sempre tentato di ridimensionare, se non annullare, l’Italia da questa indipendenza energetica. Potrebbe essere interessante valutare l'”invasione” della Francia, seguita dalla Gran Bretagna, ai danni della Libia di Gheddafi. Con gli “aiuti” alla primavera islamica, potremmo fantasticare, forse miravano alle concessioni italiane in Libia.

Afferma Bessi, sulle citate pagine, che “Enrico Mattei si giocherebbe la sfida attuale dello sviluppo economico e sociale con la forza della divulgazione della conoscenza tecnologica-scientifica e anche umanista. Perché l’attuale corsa all’accaparramento delle risorse energetiche oltre che affidarsi all’approccio economico, organizzativo globale, punta su una visione geopolitica e si appoggia a una spiccata sensibilità mediatica”.

E aggiunge “…e quando guardo verso il mare e vedo in lontananza quelle case di ferro che sono state uno degli strumenti con cui Enrico Mattei ha costruito il riscatto economico italiano, la memoria fisica ripesca il ricordo di quando mio padre mi spiegò che erano piattaforme per estrarre metano. «Sono isole d’acciaio», mi disse. Le isole dove è nata la nostra importanza geopolitica”.

È importante far sì che l’opinione pubblica comprenda l’importanza delle fonti energetiche, tutte le fonti energetiche, senza inseguire  acriticamente solo chi argomenta utilizzando slogan.

Il mare è una parte importante di questa energia: conoscerlo, comprenderne i segreti e saperli sfruttare in maniera sinergica con l’ambiente e l’innovazione tecnologica-scientifica è ancora, dopo 70 anni, alla base del nostro benessere e delle possibilità di mantenere il nostro stile di vita.

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