La prima volta del MARè

Per la prima volta lo studio per il museo del mare a Ravenna si presenta al pubblico ravennate. E’ ancora un pubblico di settore, che conosce l’ambiente e l’argomento, e proprio per questo più qualificato per interagire e migliorare ulteriormente il progetto.

In una calda serata al ristorante “La Campaza”, in una sala completamente dedicata all’evento (dove i presenti presto supereranno i 100 posti a sedere disponibili), il Propeller club di Ravenna (assieme alla Camera di commercio) ha ospitato questa presentazione.

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Con un ritardo oltre i soliti canoni per questi eventi, nell’attesa di alcune personalità, il presidente del Propeller, avv. Bassi, aveva appena iniziato a presentare il progetto quando è entrato in sala il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna. Anche se la notizia era già circolata, il dott. Daniele Rossi ha ufficializzato il nuovo rinvio del CIPE per dare il via al progetto della ristrutturazione dle porto di Ravenna. Una notizia triste ma non è ancora un no al progetto.

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Inzia dunque con il cuore un po mesto la presentazione dello studio e, nell’ora a disposizione, vengono ilustrate tutte le opportunità, le possibilità, le idee e le innovazioni che una risorsa come il Museo delle Attività Emiliano Romagnole per le Scienze del Mare porterebbe alla città di Ravenna.

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Al termine moltissime persone si sono avvicinate, nonostante il “prolungato digiuno”, per approfondire alcune tematiche, proporne di nuove o anche solamente complimentarsi per lo studio. Credo che le parole del rag. Cavalcoli (padre del moderno porto ravennate) possano, meglio di qualsiasi altra, chiudere la presentazione, con la speranza che il “travaglio” abbi afinalmente termine.

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Infiniti ringraziamenti al Propeller club di Ravenna e al suo presidente, avv. Bassi, per aver voluto e per continuare a sostenere questa iniziativa!

Le navi “di Ravenna”

E’ vero, è improprio dire che sono navi ravennati. Però tutte portano, o hanno portato, il nome della città romagnola, il che puà decisamente essere un vanto. Ecco qualcuna delle navi trovate e, probabilmente, molte altre sono esistite.

La prima individuata fu costruita nei cantieri di Leith nel 1888, stazzava 1.148 tonnellate e trasportava carbone da Rotterdam per conto delle Ferrovie dello Stato con sbarchi nei depositi ferroviari lungo la costa italiana sino a Reggio Calabria, dove caricava frutta e verdura per i porti del Mare del Nord.  Nel 1944 verrà affondato dai tedeschi davanti al porto di Genova per ostruirne l’imboccatura agli alleati.(fonte agenzia bozzo)

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Dieci anni dopo, nel 1899, un piroscafo fu impostato nel cantiere Nicolò Odero fu Alessandro & C. di Genova (costr. N° 195) per conto della Compagnia Italia S.A. di Navigazione a Vapore, Genova. Venne varato il 2 marzo 1901 per dislocamento 4.101 tsl e lunghezza m. 110,69. Era propulso da una motrice a triplice espansione da 2.500 hp per una velocità 12 nodi e un equipaggio di 70 persone. Poteva sistemare 42 passeggeri in cabina, 1.250 per emigranti nella stiva e faceva la spola tra Genova e il sudamerica. Il 4 aprile 1917 l’unità stava rientrando a Genova da Buenos Aires e a due miglia al largo di Capo Mele sarà affondato dal sommergibile tedesco U 52 (fonte agenzia bozzo)

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Un vero fiore all’occhiello della cantieristica Italiana arriva con l’AGIP Ravenna, costruita ad Ancona nel 1958 per circa 40.000 tonnellate di stazza, presterà sercizio per l’AGIP fino agli anni ’70 per poi essere venduta. Non è più in servizio (fonte shipspotting)agip ravenna1

Lo stesso nome sarà portato da una petroliera per prodotti chimici costruita nel 1975 per circa 30.000 tonnellate. Sarà venduta nel 1995 e non è più in servizio (fonte shipspotting)agip ravenna

Costruita nel 1967, questa piccola nave per prodotti chimici era al servizio di una compagnia di navigazioen ravennate, la “Mediterranea”

Dal 1983 al 1991 anche una bulk carrier da 27.000 tonnellate costruita nel 1977 poterà l nome della città bizantinaravenna bulk

Nel 1975 sarà costruita anche una nave RoRo da circa 5.000 tonnellate presso i cantieri Orlando di Livorno che, dal 2000 assumerà il mome di Revenna Bridge e dal ’93 al 2000 per poi passare al definirtivo PABENNA (Ravenna scritto con caratteri greci)

Con la nascita delle “autostrade dle mare” iniziano i collegamenti con Catania, tra i primi traghetti troviamo il  primo Espresso Ravenna , costruito nel 19788 per circa 8.000 tonnellate

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Nome che sarà ripreso per il suo successore, costruito nel 1993 per circa 14.000 tonnellate

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Annoveriamoa anche una nave per trasporti refrigerati costruita nel 1982

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Nave pr trasporto prodotti chimici costruiota nel 2006 per 182 m di lunghezza, venduta bel 2011 ma ancora navigante sotto altro nome

Ed è  del 2011 l’imponente portacontainer MSC Ravenna, 150.000 tonnellate per 366 metri di lunghezza

Non vannno dimenticati i rimorchiatori, ovviamente. Ecco il Città di Ravenna

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Ankara e le ambizioni sui giacimenti ciprioti

Nei giorni scorsi la Türk Deniz Kuvvetleri, Marina militare turca, è tornata ad impedire il lavoro di ricerca di giacimenti sottomarini di gas naturale svolto da un consorzio che vede l’italiana ENI assieme alla francese Total. L’unità di ricerca Saipem 12000 è stata bloccata dalla corvetta turca TCG Bodrum (F-501), impedendole di proseguire nelle sue ricerche in quanto era in corso un’esercitazione militare, da sottolineare che si trattava di un’esercitazione non autorizzata dal governo di Nicosia ed avvenuta nella propria zona economica esclusiva. Questa operazione, da parte della Marina turca è avvenuta in concomitanza con la visita del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Hulusi Akar, con la quale Ankara ha voluto dimostrare di essere in grado di operare su più fronti: di terra in Siria e in mare attorno a Cipro. Inoltre, nei giorni scorsi durante la visita nel nostro Paese, il presidente turco Erdogan aveva affermato: “I lavori (di esplorazione) del gas naturale in quella regione rappresentano una minaccia per Cipro nord e per noi”. Aggiungendo, inoltre, che presto anche il suo Paese avvierà un’attività di ricerca nell’area.

 

Per fare chiarezza, è necessario ricordare che nel corso dell’estate erano fallite le trattative di pace tra Grecia, Cipro e Turchia per la risoluzione della situazione cipriota. L’isola, dal 1974, data dell’invasione turca, è divisa tra lo Stato sovrano della Repubblica di Cipro e lo Stato fantoccio di Cipro del Nord riflesso di Ankara sull’isola. Il fallimento degli accordi di pace unito alla recente scoperta, nella zona economica esclusiva cipriota, del giacimento Calypso hanno portato ad un notevole aumento della tensione tra i paesi coinvolti. Infatti, fin dal mese di ottobre 2017 unità aeronavali turche hanno iniziato a svolgere attività militari non autorizzate nei pressi delle navi di ricerca, adottando atteggiamenti minacciosi, in quanto, seppur la ZEE cipriota è riconosciuta sia dall’ONU che dall’UE, la Turchia si rifiuta di riconoscerla attuando aperte violazioni al diritto internazionale e del mare. Queste tensioni hanno spinto la Grecia, protettrice della Repubblica di Cipro, a mettere a disposizione per la difesa di Nicosia i 36 aerei Lockheed Martin F 16 Block 52+ dei gruppi 340 “Aleppou” e 343 “Asteri” di Souda nell’isola di Creta.

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L’isola di Cipro è molto importante per gli interessi di ENI, e quindi nazionali, in quanto è in possesso di sei licenze, proprio in uno dei blocchi su cui l’azienda italiana è licenziataria, in quota paritaria a Total, è avvenuta la scoperta del giacimento Calypso. Al momento l’ENI fa sapere che non si è ancora in grado di comprendere le dimensioni del giacimento, ma secondo alcune stime ci sarebbe un potenziale compreso tra 170 e 230 miliardi di metri cubi (bcm). Questa si conferma come un ulteriore successo per il Cane a sei zampe che sta svolgendo un ruolo sempre più da protagonista nei ricchi fondali del Mediterraneo orientale.

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Articolo di Stefano Peverati, foto

La prima volta del MARè

Lo studio è già stato presentato a molti stakeholder e a persone che, in qualche modo, potrebbero dare il loro contributo. In attesa di conoscere l’esito del progetto dell’AdSP per la “ristrutturazione” del porto, che arriverà a giorni è, forse, il momento di presentarlo ai cittadini ravennati.

Grazie al Propeller Club Ravenna e al suo presidente, avv. Simone Bassi, La presentazione avrà luogo alle 19.30 del 22 Febbraio presso il ristorante “LaCampaza”, via Romea Sud 395, loc. Fosso Ghiaia -Ravenna.

Nel tempo di circa 45 minuti saranno esposte le idee, le soluzioni e le neccessità di collaborazione di tutti i ravennati, non solo i principali attori della città, affinchè possa emergere questo punto di contatto col mare e con le sue risorse.

Una interessante anteprima era presente sul Resto del Carlino, edizione di Ravenna, di oggi 7 febbraio.

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